Le arti marziali rientrano oggi tra gli sport che stanno avendo, specialmente nel corso di questi ultimi anni, la più ampia diffusione, sia tra gli adulti che tra i ragazzini più giovani. Di fatto, oggi l’offerta di sport che sono inclusi all’interno di questa macro categoria si è ampliata notevolmente ed è di fatto piuttosto variegata. Molto spesso, una delle domande che ci si pone più spesso nel momento in cui si sta decidendo quale arte marziale praticare e quale, di fatto, è più consona per le proprie necessità e più adatta a se stessi, ha proprio a che vedere con la possibilità di poter utilizzare una sorta di guida che ha lo scopo di dare una mano concreta in questa attività di ricerca.
Una distinzione doverosa
Vista la presenza di numerosi tipi di arti marziali, e la loro moltiplicazione a cui si è assistito specialmente in questi ultimi anni, è bene fare un po’ di chiarezza in merito a tutte le sue ramificazioni e sotto-sfaccettature. È bene sapere, di fatti, che all’interno delle arti marziali riconosciamo tre grandi famiglie, ovvero:
- Stili tradizionali
- Sport da combattimento
- Sport per difesa personale
Per farsi un’idea, è doveroso quindi capire di cosa si tratta nello specifico. Gli stili tradizionali hanno un fascino unico, tutto loro. Questi sport sono l’espressione guerriera di un determinato popolo e spesso includono lo studio e la pratica ad esempio di armi bianche, tra cui ad esempio il katane, le spade, le lance o i bastoni, e si basano di fatto su alcuni principi che hanno a che vedere con le diverse forme per allenare l’intelligenza motoria. Quello dello stile tradizionale è senza dubbio un percorso lento e graduale, per cui è richiesta tanta dedizione e molto impegno, oltre che una buona dose del proprio tempo. In questo tipo di sport, il contatto fisico e il combattimento seguono degli schemi prestabiliti e molto precisi, ma tanto dipende dalla buona volontà e dalla dedizioni di chi li pratica.
Gli sport da combattimento, invece, sono di natura diversa e non si basano su uno studio culturale ben preciso. Le modalità di insegnamento e di didattica di questa categoria di arti marziali sono molto diverse, dal momento che la competizione non è uno degli scopi dell’atleta. Gli esercizi da eseguire sono pochi e il contatto fisico tra avversari avviene fin dalle prime settimane di pratica. Si tratta di sport molto impegnativi, che richiedono spesso una solida preparazione fisica e presuppongono anche un maggior rischio di infortuni. Tuttavia, questi sport si concentrano su un ventaglio limitato di tecniche che vengono ripetute in modo frequente.
La difesa personale, per ultimo, è un tipo di sport che si trova un po’ a metà strada tra i sue precedenti, dal momento che unisce la crescita personale e fisica degli stili tradizionali agli aspetti invece più dinamici degli sport da combattimento, al fine di preparare l’allievo ad affrontare diverse situazioni di pericolo reale. Un corso di difesa di solito ha una durata pluriennale (almeno quattro o cinque anni), dato che è fondamentale apprendere e affinare delle capacità motorie e di reazione per prepararsi fisicamente e psicologicamente al meglio a uno scontro o ad un attacco improvviso, tutte cose che naturalmente richiedono del tempo.
Alcuni consigli sulla giusta scelta
Una volta che abbiamo chiarito quali sono le categorie che inglobano i diversi sport che fanno parte delle arti marziali, è ora tempo di capire come procedere per effettuare una buona scelta dell’arte marziale a sé più idonea. Uno dei primi aspetti da prendere in considerazione riguarda ad esempio lo stile che si predilige maggiormente. Se ti interessa l’autodifesa, ad esempio, scegli il jiu jitsu. Tutte le arti marziali insegnano a proteggere se stessi, ma alcune di esse si concentrano maggiormente su quest’aspetto insegnando a difendersi dagli attacchi improvvisi e dagli eventuali scontri di cui si può essere protagonisti.
Il taekwondo è l’arte marziale più famosa al mondo e rappresenta invece la scelta ideale per apprendere un metodo pratico che ha lo scopo di aiutarci ad avere più autocontrollo dentro se stessi. Molti lo considerano una forma di espressione artistica e, come tale, richiede una buona dose di controllo del proprio corpo per rendere ogni movimento fluido e preciso. In questa scelta molto delicata è buona cosa anche prendere in considerazione altri aspetti come ad esempio il budget che ci si è prefissati di spendere, i propri interessi culturali e se ci si sente più portati a praticare sport di gruppo o più individuali.