Il mondo delle arti marziali è molto vasto e orientarsi non è sempre facile. Le discipline si possono distinguere a seconda del luogo e tempo d’origine, ma anche a seconda dello stile e del tipo di attività e finalità. Tutte le arti marziali, comunque, sono caratterizzate dall’essere delle discipline che comportano un esercizio fisico e riguardano anche la sfera emotiva e mentale. Non sono, quindi, degli sport in senso stretto, ma delle vere e proprie discipline di combattimento e di difesa che includono autodisciplina, controllo e precisione.
Quali sono le arti marziali
Le arti marziali possono essere suddivise in due grandi categorie: le discipline che includono colpi (definite discipline di striking) dove si cerca di mettere KO l’avversario, e quelle che non includono colpi e tentano di dominare l’avversario (chiamate stili di lotta). Nella prima categoria rientrano il Taekwondo (arte basata su calci spettacolari e potenti), il Karate, il Viet Vovinam (una disciplina acrobatica, basata principalmente su proiezioni spettacolari), molte delle arti marziali thailandesi (come, ad esempio, la Muay Thai), ma anche il Savate e il Kickboxing (discipline molto simili tra loro). Mentre nel secondo gruppo rientrano le arti marziali come il Judo, Grappling, Jiu Jitsu, e Brazilian Jiu Jitsu (tutte discipline che non prevedono colpi, ma che si basano su proiezioni, atterramenti, leve e sottomissioni). Rientra in una categoria a parte il Kung Fu, arte marziale molto vasta che include pratiche anche molto diverse tra loro, come ad esempio la Taijiquan, (che si caratterizza per le sue figure estetiche e lo stile dolce) e il Sanda (che si caratterizza per uno stile simile alla kickboxing).
Infine, vi sono anche numerosi arti marziali che si trovano in una via di mezzo tra l’una e l’altra categoria, ovvero tra le discipline che includono colpi e quelle che includono esclusivamente figure senza colpi. Il Jeet Kune Do, ad esempio, è una disciplina mista, che include sia proiezioni che colpi. Anche il Sambo e le moderne MMA (Arti Marziali Miste) sono testimonianze di stili misti.
Arti marziali e armi
Per arte marziale si intende una disciplina che mira al combattimento e alla difesa e che implica precisione, cura e controllo. Per questo ci si può dedicare per l’intera vita alla pratica del suo perfezionamento. Non si deve confondere un’arte marziale con un semplice sport di combattimento, perché le arti marziali hanno una componente fondamentale (ovvero quella di tipo atletica-agonistica) che prevede delle gare con dei regolamenti sportivi ben precisi. Tra le arti marziali rientrano tutte le arti che usano armi, tra cui:
- Kung Fu,
- Kendo,
- Ninjitsu,
- Kali,
- Kalaripayattu,
- Silat.
Alcune discipline marziali sono strettamente legate alla filosofia e alla meditazione, come:
- Aikido,
- Dim Mak,
- Systema.
Esistono, infine, delle arti marziali che comprendono nella loro esecuzione un’importante componente culturale e musicale (come, ad esempio, per la lotta mongola, la lotta senegalese, la Capoeira, il Kalaripayattu, il Sumo e il Silat).
L’importanza delle arti marziali per i più piccoli
La pratica delle arti marziali da parte dei bambini e adolescenti riguarda non solo uno sviluppo muscolare e articolare, ma anche uno sviluppo sano della personalità, aiutandoli a creare e individuare la propria indole e il proprio carattere. Le arti marziali aiutano i giovani al miglioramento e all’incremento delle:
- capacità motorie;
- funzioni cognitive;
- consapevolezza corporea e interiore;
- controllo e gestione del corpo in movimento nello spazio;
- capacità di controllare e gestire la propria emotività;
- capacità di espressione, di socializzazione e di comunicazione;
- giusta e adeguata partecipazione a un lavoro di gruppo nel rispetto delle regole.
La comunicazione, la socializzazione e il confronto costruttivo non violento sono alla base delle arti marziali. E’ per questo che la loro pratica è particolarmente indicata nei bambini in fase di sviluppo. Quindi, con queste discipline il bambino o il ragazzo potrà incrementare la sua forza fisica e mentale. Ovviamente il contesto sportivo-agonistico aiuta ancor più a rafforzare anche la sfera della determinazione e del raggiungimento degli obiettivi. Sono sempre più diffuse negli, ultimi anni, tra i giovani e giovanissimi disturbi della personalità e dell’emotività. I ritmi di vita e le ambizioni sociali facilitano l’instaurarsi di problematiche di carattere psicologico, come stati di ansia e depressione. Le discipline marziali aiutano anche verso l’acquisizione di preziose tecniche di respirazione e di meditazione volte a migliorare la consapevolezza di sé, dei propri requisiti e dei propri limiti. Aiutano, quindi, a contrastare gli stati ansiosi di diverse origini e a sviluppare un’importante armonia interiore.
Le arti marziali e l’educazione sociale
Il concetto di educazione sociale è strettamente collegato al concetto del rapporto tra la propria personalità e il mondo sociale. Questo è davvero il tema dei temi, e se si trova una strada che ci possa aiutare a interagire liberamente e in modo sano con gli altri, allora dovremmo prenderla in considerazione. Le arti marziali sono discipline che implicano l’interazione con altri individui. Quindi le arti marziali, se praticate in modo costruttivo, aiutano a sviluppare una personalità equilibrata, sana e altruistica. Sono diverse le funzioni sociali che entrano in gioco nella pratica delle arti marziali. Vediamole:
- l’interazione psico-motoria,
- la solidarietà,
- la fiducia,
- la collaborazione.
Le arti marziali implicano un controllo delle azioni di attacco e di difesa. Seppur con le dovute differenze le arti marziali comportano una fase di allenamento con figure simboliche e rituali. La pratica delle arti marziali implica lo sviluppo di relazioni sociali basate sul rispetto reciproco. La complessità delle figure motorie e di combattimento con il partner aiutano a far progredire la capacità di auto-controllo sia del proprio corpo, sia del proprio carattere.
Come ci si veste per praticare il karate
Così come per tutte le forme di arti marziali, anche per il karate è importante indossare un abito per l’allenamento. L’abito che si utilizza per il Karate è chiamato karategi e a volte anche kimono. Si tratta di una parte superiore (ovvero una giacca) e una parte inferiore (ovvero un paio di pantaloni). Il tipo di stoffa è il cotone e il colore è il bianco. Poi vi è una cintura (chiamata obi) che, a seconda del colore, indica il grado raggiunto dal praticante. I colori della cintura sono, in ordine di esperienza raggiunta: il bianco, il giallo, l’arancione, il verde, il blu, il marrone e infine il nero. Il raggiungimento del titolo di cintura nera, tra l’altro, non significa un punto d’arrivo per un vero karateka, bensì un punto di partenza.
Migliori karategi
Il motivo per cui si indossa una divisa per tutti uguale è che in questo modo si annullano le distinzioni individuali e ci si trova tutti allo stesso livello. La cintura non deve essere né troppo stretta, né troppo lenta e per chiuderla bisogna seguire una tecnica precisa. I primi tempi l’allievo principiante è aiutato dal maestro, dopodiché saprà legare la cintura da sé. La sua funzione è molto importante e riguarda non solo l’indicazione del grado di esperienza posseduta (che si evince con il colore), ma anche il fatto che è proprio intorno alla vita che si trova un meridiano nodale per la circolazione dell’energia.
L’abito del karateka si deve ripiegare in un modo ben preciso. Non pensate, quindi, di riporlo alla meglio nello zaino, perché così non è. Occorre poggiare la giacca su un piano e inserirvi all’interno il pantalone, infine legare l’abito con la cintura. Ovviamente, non è così immediato capire come si ripiega, meglio vederlo fare le prime volte e poi si prenderà la mano.
Migliori cinture per karate
- Kaku Obi per Iaido
- 100% cotone
- Colore bianco
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- Colore nero
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I benefici della pratica delle arti marziali
I benefici della pratica delle arti marziali sui giovani e giovanissimi, ma anche sugli adulti sono innegabili. Il parere favorevole di psicologi e pediatri riguarda non solo l’aspetto medico e fisiologico, ma anche quello mentale, psicologico ed emotivo. Sappi, infatti, che le arti marziali ti aiuteranno a migliorare la circolazione del sangue, l’ossigenazione, e a ridurre lo stress. I benefici sono da ambo le parti, sia fisici che psicologici. Inoltre, la pratica delle arti marziali, se svolta con passione e interesse, aiuta il miglioramento delle capacità relazionali e comportamentali. Gli esperti in materia, hanno riscontrato che la pratica delle arti marziali aiuta la concentrazione, il rispetto delle regole e, in generale, lo stato mentale.
Addirittura, la pratica delle arti marziali risulta importante anche per combattere il bullismo. Gli alunni imparano a sviluppare un’organizzazione mentale, che regola importanti sequenze psico-motorie, favorendo, quindi, la propensione ad assumere processi decisionali con differente grado di responsabilità. Le arti marziali, infatti, aiutano a tenere sotto controllo la parte istintuale e a controllare l’aggressività distruttiva, trasformandola in atteggiamenti costruttivi. I benefici che si possono riscontrare nella pratica delle arti marziali, sono sia per chi è vittima di bullismo, sia per chi assume atteggiamenti violenti.
Non solo, ma è studi scientifici hanno evidenziato che la pratica costante delle arti marziali incrementa la stimolazione delle aree del cervello che riguardano l’ambito scientifico. L’aspetto più importante riguarda, comunque, la capacità di sviluppare nel praticante la socializzazione, il rispetto dell’altro e la sicurezza in se stessi.
Come scegliere la disciplina più adatta
Vediamo ora come si può scegliere la disciplina marziale più adatta rispetto all’età, alle competenze e ai risultati che si intendono raggiungere.
- per i più piccoli sono adatte gran parte delle discipline marziali, ad eccezione di quelle incentrate sulla difesa personale. Si possono ottenere ottimi risultati da discipline come il Kung Fu e la Capoeira;
- per imparare le tecniche di difesa vanno bene il Jeet Kune Do, Wing Chun, il Krav Maga, ma anche altre discipline miste come il Karate, il Judo, il Muay Thai;
- per acquisire le tecniche di combattimento (adatte anche per la costituzione di un fisico robusto) puoi optare per la Boxe, il Kickboxing, il Muay Thai;
- per chi vuole sentirsi in forma può optare per quegli sport in cui è previsto un notevole impegno atletico come la Boxe, il Kickboxing, MMA;
- per le persone non più giovanissime sono più adatte le discipline più leggere che non prevedono un’importante preparazione atletica, ma che invece lavorano per il mantenimento della salute come, ad esempio, il Tai Chi, l’Aikido.
Come puoi notare, vi sono discipline e sport che vanno bene sia per uno scopo che per un altro. Quindi, sta a te capire quale sia la disciplina più adatta alle tue necessità e che ti permetterà di raggiungere gli obiettivi prefissati.
La preparazione del maestro
Inutile dire quanto sia importante valutare attentamente che il maestro di un’arte marziale sia qualificato. Ma come si stabilisce, nello specifico, la formazione o meno di un docente? Per prima cosa scegli solo insegnanti presso federazioni accreditate (magari dal CONI), o che siano in possesso di una laurea in scienze motorie, in pedagogia o in psicologia. Insomma, un maestro preparato deve aver frequentato un percorso di studi riconosciuto e accreditato, e già questo vi dirà molto sulla sua professionalità. La preparazione teorica, però, da sola non è sufficiente, anche se è di sicuro un buon inizio. Diffidate, quindi, di istruttori che hanno seguito corsi veloci (di un paio di settimane) o di chi diventa cintura nera dopo poche lezioni. Le scuole e le palestre più serie hanno insegnanti preparati e organizzano i loro corsi in modo che vi sia un reale progresso da parte dell’allievo. Altra informazione da tenere in considerazione è da quanto tempo il maestro insegna la sua disciplina, perché l’esperienza è l’altra faccia della medaglia che ci dice della sua preparazione.
Diffidate di chi, nel giro di pochi anni, si è specializzato in un numero considerevole di discipline ma, allo stesso tempo, non utilizzate il numero di medaglie vinte, come unico indice di credibilità. Bisognerebbe anche porre la dovuta attenzione da dove provengono le medaglie o le premiazioni, così come le scuole dove proviene il maestro. Un ultimo consiglio è quello di osservare il maestro durante una lezione, e magari svolgere una lezione di prova per vedere se c’è affinità e se vi piace il suo modo di porsi in relazione con voi e con gli altri allievi.
L’attrezzatura
Per la pratica delle arti marziali servono degli accessori ben precisi. A seconda della disciplina che si sceglie, saranno necessari un certo tipo di abbigliamento e delle attrezzature. Vediamo quali sono quelle più utilizzate:
- sacchi da pugilato, manichini da boxe o dummy;
- bersagli per calci;
- scudi per calci;
- guantoni e guanti;
- tavolette.
Migliori sacchi per pugilato
Scegliere la giusta attrezzatura significa essere già a buon punto. Quindi, non sottovalutare la qualità di ogni singolo oggetto, né la marca (che dovrebbe andare di pari passo con la qualità). Nella pratica di alcuni tipi di arti marziali è possibile che tu debba acquistare anche altri tipi di accessori, in ogni caso è compito del maestro spiegarti per bene ciò che ti occorre. La scelta del brand, sia per quanto riguarda l’abbigliamento, sia per quanto riguarda le attrezzature, ricopre una grande importanza, ed è per questo che occorre scegliere prodotti di qualità. Tra le marche migliori troviamo: Leone, Metal boxe, Beast Geare, Venum.
Abbigliamento per l’allenamento e le gare
Premettendo che l’abbigliamento da utilizzare cambia a seconda della disciplina che si sceglie, vediamo di seguito, alcuni indumenti utili nella pratica delle arti marziali miste.
- i pantaloncini. Per la pratica delle arti marziali miste non servono dei semplici pantaloncini sportivi, ma ne occorrono in tessuto tecnico e con delle caratteristiche ben precise. Ovvero, sono in microfibra, e hanno dei piccoli spacchi laterali in modo tale da facilitare il movimento. Da regolamento, i calzoncini non devono avere né chiusure lampo, bottoni o tasche, perché potrebbero risultare degli appigli durante gli allenamenti o le gare.
- una maglia tecnica utilizzata per migliorare al massimo le prestazioni. La maglia dovrà essere aderente, ma allo stesso tempo non risultare stretta, in modo da ostruirne i movimenti. A seconda della stagione, potrai indossare una maglia a maniche corte o una a maniche lunghe.
- i guanti. Se vuoi praticare le arti marziali miste dovrai necessariamente indossare un paio di guanti. Durante le gare i guanti possono avere un peso di 4 Oz, mentre per l’allenamento si possono utilizzare anche guanti da 7 Oz. Entrambi devono avere la pratica chiusura in velcro e una leggera imbottitura.
- i paradenti. Si tratta di una protezione importante e utile, perché salvaguardia la salute dei denti e della bocca durante i combattimenti. Quindi, i paradenti sono utili laddove vi è un avversario con cui si combatte (sia nelle gare che durante gli allenamenti). In commercio vi sono modelli con arcata singola o con arcata doppia. Non vi sono misure da scegliere perché si adattano facilmente.
Migliori paradenti
- le fasce. Si indossano per avere il massimo comfort e si mettono sotto i guanti. La loro funzione è duplice: da unna parte danno una maggiore protezione alle nocche e al polso, dall’altra evitano fastidiosi sfregamenti della pelle sulla superficie diretta dei guanti.
- le ginocchiere. Nonostante l’utilizzo delle ginocchiere durante le competizioni sportive non sia obbligatorio, risulta allo stesso tempo consigliato, in modo di proteggere le ginocchia durante la lotta a terra.
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- la conchiglia. E’ una protezione obbligatoria per gli uomini durante le competizioni, e viene utilizzata per le parti intime. Si indossa con un elastico e non risulta scomoda da portare.
- il casco protettivo. Perlopiù obbligatorio durante le gare, e altamente consigliato da indossare durante gli allenamenti.
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Ho una laurea in filosofia e un master in economia. Scrivo per la carta stampata e per il web, su argomenti anche molto diversi tra loro. La mia passione? Imparare cose nuove, scoprire, parlare, confrontarmi, reinventarmi un po' in tutto, dalla vita privata a quella professionale. Sono una perfezionista, sempre al lavoro per migliorarmi e migliorare. Amo cucinare, leggere, scrivere, ascoltare musica, e praticare sport all'aria aperta.